Impegnarsi, Risvegliarsi, Illuminarsi… tangibile come il pane sul tavolo.

Se pensi che ciò non ti riguardi perché lontano dalle tue aspirazioni o possibilità, ti sbagli.

È una evoluzione interiore che porta ad un aumento di benessere psicofisico mentale, fuori dalla comune immaginazione… è la Madre della Serenità, quindi ogni essere vivente vi aspira… anche se non lo sa.

È un percorso percorribile, è alla tua portata, ti è intrinseco quindi non devi apprendere, devi solo riscoprire ciò che eri quando sei nato, un esserino connesso al presente e senza paranoie.

Questa nostra passata purezza è stata coperta dagli strati del ragionevole fare, del ” guarda e memorizza, imita e ripeti… compara e cataloga se vuoi sopravvivere”.

Questa ragionevole e funzionale procedura di sopravvivenza ci ha portato fino qui, quindi ha il suo indubbio valore. Ma nel farlo abbiamo assorbito anche falsi miti, nevrosi, paure e fallaci aspettative… le quali ottundono la nostra capacità di essere consapevolmente connessi con il Presente nella sua forma più vera. Essere nel momento Presente, significa poter attingere dalle nostre emozioni base quegli input che naturalmente e lentamente, se osservati con dolce distacco, ci indurrebbero verso la Chiarezza Mentale e quindi verso il Risveglio e l’Illuminazione.

Non dobbiamo farci fagocitare dal Passato, non dobbiamo invadere il Futuro, e neppure manipolare il Presente. Ci sono diversi modi per riuscirvi.

Lo Shiné é uno, ma ce ne sono tanti altri.

Per iniziare è molto importante ragionare sul significato di Impegno. Noi adulti tendiamo ad Impegnarci  solo negli ambiti conosciuti, là dove sappiamo non solo di ottenere soldi, ma anche dove sappiamo di riuscire, così faremo bella figura…

Iniziare il cammino verso l’Illuminazione diventa quindi per noi occidentali, qualche cosa di poco appetibile proprio perché il tutto è lontano dal nostro conosciuto scenario di vita. Non conosciamo cosa c’è lungo il cammino, non sappiamo quale sarebbe il guadagno… e poi in fondo c’è un po’ di imbarazzo  perché inconsciamente abbiamo un grosso dubbio che ci frena:

– E se poi non riesco a fare i compiti richiestimi? se poi faccio brutta figura? E se perdo solo tempo?

Le sconfitte dell’infanzia, subite mentre imparavamo tutto, sono un capitolo poco edificabile per il nostro orgoglio di adulti, tant’è che oggi fatichiamo a ricordare quel “sapore del basso” tipico di chi non riesce a fare, proprio perché rimosso bene bene. Queste sono le ragioni per le quali in genere le persone non sono attratte da questo Pane sul Tavolo.

A me, per anni è stato spiegato mentre io, badate bene, stavo volontariamente e convintamente ascoltando per capire, che cosa sia il Percorso Spirituale per tutti, perché di questo sto parlando.

Ciò nonostante rimanevo sempre sul bordo della pista da ballo, senza osare alcuna danza.

Un bel giorno, ero a pranzo con il gruppo di studi tibetani, e davanti a me c’era Ledi, una giovane signora impegnata attivamente in questa ricerca e si parlava del più e del meno… e Lei mi dice:

-mi dispiace dover essere impegnata per tutta questa burocrazia, anche perché così avrò meno tempo per le mie pratiche spirituali, e così farò più fatica a raggiungere l’illuminazione in questa vita.

Dentro di me si accese un enorme punto interrogativo, che per un pò mi bloccò tutti i pensieri…  era come avere una nuvola di Fantozzi sulla testa e tutto attorno grigio ed ovattato.

Capì quasi subito che quello che strideva, ovvero il suo tono risoluto, semplice, infantile e vero, con il contenuto stesso della frase la quale invece descriveva una impresa da Wonder Woman, era stato causa del mio blocco mentale momentaneo.

Dunque, mi chiesi, è lei che è una infantile illusa, oppure è non solo lecito ma anche plausibile avere queste aspettative riguardo il proprio operato?

La domanda che posi a me stessa fu  viscerale, non superficiale, anche perché la donna che avevo davanti non era nè sciocca né una sognatrice presuntuosa, anzi è una persona evoluta, bella ed intelligente.

In sintesi, aveva ragione lei… io avevo a lungo creduto che potevo stare solo a bordo pista, invece non è così. Quel profondo stato di Beatitudine, Serenità e Saggezza è alla portata di tutti. Però, dobbiamo muovere le gambine e camminare, dobbiamo letteralmente fare, iniziare a sporcarci le mani con fallimenti. Solo tornando a lavorare senza aspettative e  serena fiducia nella positività delle nostre azioni, potremo rompere il velo del nostro statico, sicuro e consueto mondo.

Dovremo tornare gli scolari di un tempo, che quando non capivano l’insegnante si chiedevano che cosa non avessero capito, senza liquidarla pensando che lei non avesse nulla da dirci.

Ecco, arrivati qui potremo dire d’essere pronti per Impegnarci. Se ci impegneremo nel fare allora presto inizieremo a capire cosa significa Risvegliarsi.

Ci si Risveglia un pò per volta, tutti i giorni, è come un fiore che sboccia e piano piano, sussulto dopo sussulto lentamente sprigiona i suoi amorevoli profumi e diventa stupendo. I sussulti del risveglio sono grandi cambiamenti interni silenziosi, dentro è come se ti si squarciasse il grigio velo sui misteri e le estasi del mondo, fuori nessuno se ne accorge, e solo tu le vedi.

In Natura nessuno ti regala niente, tutto segue la sua causa, ed anche quello di cui sto parlando non elude la regola. Impegnarsi significa andare contro la propria pigrizia, le proprie comodità, i propri istinti, significa anche saper rinunciare alle proprie cattive abitudini… insomma non sto parlando di una bella favola, ma sto dicendo che si può Vivere Meglio ma dipende da quanto siamo disposti a rischiare. Forse infatti ciò che più ci spaventa non è il sacrificio, ma è l’incognita.

Però, se attingeremo ai ricordi della nostra infanzia, allora le paure diminuiranno… infatti quante volte abbiamo incontrato l’ignoto, siamo caduti e poi abbiamo ripreso a camminare? Tantissime!

E allora? Riprendiamo a vivere! E facciamolo con sollecitudine perché il Tempo è tanto, ma scorre e prima o poi finisce che ci piaccia o no. È brutto da dire, questa verità ci infastidisce, però sarà bene tenerne conto se vogliamo riuscire ad essere felici e sereni con più pienezza d’animo.

Non posso dire nulla della Illuminazione, ma se il Buon Giorno si vede dal Mattino, allora so d’aver intrapreso la giusta direzione. La Buddhità, così come qualsiasi altro amorevole sentiero spirituale saranno la chiave del successo delle civiltà future. Se riusciremo a domare i nostri istinti, dialogando in vero con la nostra bizzarra natura duale, allora faremo Belle Cose.

Ci spero moltissimo in un futuro migliore per tutti, ed anche se so che le cose cambiano solo lentamente, ciò non mi scoraggia e neppure mi affanna. Un abbraccio

Patrizia Franceschelli

Per chiunque volesse condividere la sua opinione così come qui la mia, sarà un piacere leggere e condividere con tutti le vostre parole. Grazie